mercoledì 21 maggio 2014

- 3 a -100: ecco perchè il mio Passatore

Colonna sonora suggerita da Simone e che ben si adatta col contenuto forse un pò malinconico del post

Solo tre giorni, mancano solo tre giorni al mio Passatore.

Vivo uno stato endorfinico che è andato aumentando in modo esponenziale dopo il quartetto di gare Strasimeno, Connemarathon, 50 di Romagna, Collemar-athon e dopo quest’ultima in Fano una situazione surreale affianca il mio quotidiano, per arrivare ad oggi dove conto le ore che mancano ormai allo Start in Piazza della Signoria, Via de' Calzaiuoli.

LA 100 KM DEL PASSATORE 
Godevo del benessere mentale e fisico dei primi lunghi in solitaria e compiere un’impresa del genere era un sogno.
Poi dopo la prima Maratona, corsa per onorare/ringraziare l’amico Leo, scomparso nel nostro incidente, la mia carriera podistica doveva concludersi in via dei Fori Imperiali ed invece da allora non mi sono più fermato:
oramai avevo assaporato le endorfine e goduto di uno stato di benessere mai provato in 27 anni, quello che solo il compiere un’impresa come la prima Maratona può regalare! E poi ero riuscito ad arrivare al traguardo nonostante gli ultimi due anni, confermandomi che Leo continuava a vegliare su di me, ovunque fosse.
Oggi ho quasi 37 anni, e fino a quattro anni fa ho continuato e continuo a correre, a correre ed ancora a correre, sempre con lo stesso obiettivo, quello che mi portò a correre la prima Maratona:
ringraziare/ricordare Leo dell’essermi stato vicino per uscirne fuori e permettermi di essere oggi quello che sono!
IL COMA PSICOLOGICO Correva marzo dell’anno 2010 quando ad Enzo, mio padre, venne diagnosticato un cancro al polmone. La mia rinascita veniva nuovamente messa a dura prova, da quelli che si rileveranno altrettanti anni di dolore e sofferenza!
Nel 2003 un trauma cranico, un coma di due mesi, una tetraparesi, contusioni varie etc..; nel 2010, 2011, 2012 e 2013 un trauma emotivo e psicologico affiancheranno la perdita di persone care ed avvieranno un processo di consapevolezza che tutt’ora sto vivendo.
A novembre 2010, girovagando su internet tra siti/blog del podismo, mi imbattevo nel post di Simone: “Conferme non benvenute e cure”, ed è allora che mi precipitai a contattarlo via mail, nonostante fino ad allora non avessimo mai scambiato chiacchiere, aldilà degli sporadici commenti che lasciavo sul suo blog.
Gli scrissi:
ho mio padre, 65 anni, a cui è stato diagnosticato un tumore al polmone a marzo scorso. Ha iniziato il primo ciclo a maggio, un altro a luglio ed uno a settembre.
Inizia la tua più grossa salita, ma Simone affrontala nel migliore dei modi preparandoti a saper soffrire la pendenza x arrivare a scollinare! Convinciti del fatto che ce la puoi fare, ottimismo e fiducia innanzitutto.
Mio padre non ha mai smesso di andare a lavorare, nonostante il trattamento, ad oggi continua ad andare alle visite di controllo obbligatorie! Ma cazzo è forte, è forte e non molla, sta lottando contro questo dramma! Cmq per me ha già vinto, dimostrandomi quanto mi sta dimostrando! Tu devi fare lo stesso.. Forza scollina!!!
Da quel momento tre anni e mezzo assurdi, reali ed infami. Mio padre, Simone, mia madre: da lasciare senza fiato!
Ed ora il Passatore, il mio Passatore, il nostro Passatore:
mio perchè è fin miei albori podistici che nutro quel sogno, nostro perchè a Simone prima, a mia madre poi, lo promisi per scongiurare una fine già segnata, per provare a dargli un altro motivo per lottare la loro battaglia e sfatare le loro morti!
Riuscire ad essere lì a Faenza con me, ad aspettarmi, è stato un sogno con loro condiviso ed è un sogno che andrò a concretizzare con loro, per loro!
GO Mamma GO
GO Simone GO

9 commenti:

  1. Mi dovevi far piangere, lo sapevo. GRANDE MORO, GRANDE!!!

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    1. così puffè, così.. m'è venuto così sto post ed ora mi sento più leggero!!!
      meno peso mi porto e meglio è, no?!? ;)

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  2. scrivere aiuta quasi come correre Un Abbraccio

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. grazie Giuse' ma sarà un viaggio dentro me stesso, non una gara, più di ogni altra volta ma elevato al cubo ;)

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  5. forza Maure' , post emozionante , anche io ho perso la mamma per quel male.......arriverai in quel di faenza con nel cuore i tuoi genitori e Simone!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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